mercoledì 7 marzo 2012

Lettera aperta in occasione della giornata dell'8 marzo 2012


Carissime,
La giornata dell’8 marzo è da sempre dedicata alle donne e al loro impegno, alle conquiste già ottenute e a quelle che ancora devono essere raggiunte.
Sono passati più di 100 anni da quell’incendio in una fabbrica di New York in cui morirono 129 operaie, durante uno sciopero organizzato per rivendicare il miglioramento delle condizioni disumane di lavoro. Più di 100 anni fa, 15.000 donne, anch’esse tutte operaie, sfilando per le vie di New York, lanciarono il celebre slogan “per il pane e per le rose“.
Le donne, da sempre e giustamente, vogliono essere protagoniste nello sviluppo economico, sociale e culturale del Paese e dei nostri territori. Vogliono far sentire giustamente la loro voce. E in una comunità sana e coesa le donne devono occupare un ruolo di primo piano perché rappresentano una straordinaria forza di trasformazione della società. Tuttavia la politica si è rivelata finora troppo avara nei confronti della rappresentanza femminile nelle istituzioni.
Davanti a me ho ancora le immagini di quel 13 febbraio in tante piazze d'Italia. Milioni di persone nel Paese dissero no a un modello culturale che vorrebbe le donne in ruoli subalterni nelle attività economiche, distanti dalla politica, escluse dalla conduzione della cosa pubblica. Quella manifestazione ha avuto il grande merito di cambiare qualcosa.
Troppi, al giorno di oggi, i drammatici casi di violenza sulle donne, spesso vittime dei loro compagni, mariti e familiari.
La violenza su una donna è un'offesa a tutti e a tutta la comunità. La lotta contro la violenza sulle donne deve rappresentare una priorità per le istituzioni e per la società. Ma tutto questo non sarà sufficiente se, insieme, non faremo davvero progredire una cultura che, riconoscendo ed esaltando le differenze di genere, ponga su un piano di parità vera Donne e Uomini.
A tutte le donne, in particolare a quelle che oggi sono impegnate nel ricordare il valore di questa festa, e agli uomini che stanno loro accanto, auguro un buon 8 marzo.

Un caro saluto
Emanuele Lodolini

Nessun commento: